venerdì 31 ottobre 2008

Spiragli di Illuminazione

In un momento indefinito di una giornata indefinita(non mi ricordo), un amico con cui vado spesso ad arrampicare mi illustrò un concetto che potrei intitolare: Teoria della relatività relativa.
Espongo: se tu prendi una fetta biscottata e la spalmi con della marmellata alle fragole(magari se cambio marmellata non funziona), se questa fetta ti cade stai sicuro che per il 99% delle volte arriverà in terra dalla parte della marmellata! (Avevo la faccia stupita) Continuò: ma se tu prendi un gatto(anche qui magari si deve usare un gatto di razza specifica) e gli spalmi la schiena di marmellata e ti cade, il felino arriverà per il 99% a terra con le zampe e non con la schiena! Perciò il fattore marmellata non è una costante!
Dopo tanto tempo cerco ancora l'essenza di tutto questo, ammetto però che quando lui mi fa sicura ed io sto affrontando un difficile passaggio a 30 metri d'altezza, se ripenso a questo ragionamento, un gelido brivido mi scorre lungo la schiena!
Geko

martedì 28 ottobre 2008

Ebbene domenica 26 mi sono svegliato presto ed ho preso l'aereo per recarmi a Roma.
Domenica hanno battezzato la mia unica nipote: Ginevra Vittoria. Non sto a dire di quanto fosse bella la bambina nel suo bianco vestito, di quanto tutti fossimo emozionati, di quanto io abbia avuto un momento di incertezza rientrando in chiesa dopo tanto tempo etc etc.
La cerimonia è stata semplice, diretta e devo dire piacevole, don Cicero (tale è il nome dell'ufficiante) pur essendo molto giovane si è rivelato molto bravo nel mettere tutti a proprio agio e nel farci sentire tutti partecipi e tutti una grande famiglia(anche lui faceva da padrino di uno dei bambini).
Logicamente io sono stato incaricato delle riprese ed ho assolto pienamente al mio compito(non so con quale quantità ma sulla quantità sono a posto con la coscienza); Dopo c'è stato un piccolo rinfresco a casa di mia sorella e poi la cena in un ristorante vicino a casa gestito da sardi in trasferta; una cena pantagruelica, non sono nemmeno riuscito a finire il dolce!
Il B&B dove eravamo alloggiati è stata una cosa da dimenticare, rapporto qualità prezzo totalmente sfavorevole per quanto riguarda la qualità, stanza piccola, letto da dividere con mio fratello, che dire : con i soldi spesi prendevamo una stanza di albergo!
Sono ripartito poi ieri pomeriggio con tutta la famiglia e tornato in terra sarda. Mi chiama però la mia compagna per dirmi che la bambina(Marcella è madre di un'adolescente nel pieno del suo splendore ed io cerco di assolvere al meglio delle mie possibilità il ruolo di padre adottivo) è stata male e bisogna andare a prenderla a scuola.
Niente di difficile sembra, tranne che la scuola dista circa 200 km e la “bambina” sta in convitto, perciò ci si dà una sistemata e vai 2 ore e mezza di macchina ad andare ed altrettanti a tornare tutto nella stessa sera ed anche dopo il viaggio in aereo, la notte ero cotto come una quaglia arrosto.
Per un paio di giorni decidiamo di divenire genitori adottivi anche di una sua amica e compagna di stanza perciò ora siamo in 4 a casa più il felino che ancora non ha capito bene qual'è la sua dimensione. Secondo me ci divertiremo molto!
Geko

sabato 25 ottobre 2008

Bé alla fine sono riuscito anche ad andare ad arrampicare.
Dopo un giro di telefonate buche a vari amici (tutti impegnati), ho tentato di raggiungerne altri che sapevo dovevano andare dalla mattina in una falesia vicino a Villacidro.
Sono arrivato proprio quando stavano andando via perché uno di loro aveva impegni, l'altro sono riuscito a convincerlo a rimanere e abbiamo fatto un paio di "vie" entro il grado 6, qualcosa di non troppo difficile perché ammetto che cominciavo a risentire della carenza di sonno.
Comunque un paio di ore nel granito Villacidrese ne valgono veramente la pena, perciò gran bel pomeriggio!
Dimenticavo, pure fortunato visto che ora sta cominciando a piovigginare!

Una notte di turno

Stanotte ho fatto il turno in Associazione come volontario del 118 dalle 20.00 alle 23.00 e dalle 23.00 alle 07.00 del mattino, è la prima volta che ne faccio uno così lungo perciò è risultato un poco pesante ma comunque ricco di soddisfazione per il mio/nostro operato.
Dalle 20 fino alle 05.00 del mattino siamo stati tranquilli e rilassati, poi alle 05 ci hanno svegliato per un codice Giallo in un paese vicino e siamo partiti velocemente, si trattava comunque di una sospetta frattura di femore di una nonnina, perciò l'abbiamo portata fuori di casa, messa in barella e portata all'ospedale più vicino. Nella strada abbiamo incrociato un'altra ambulanza ed abbiamo riconosciuto delle insegne amiche e siamo rimasti un po sul chi vive difatti non facciamo in tempo a tornare in sede che ci chiamano per andare di supporto alla altra ambulanza. Capiamo che la notte è finita , partiamo pronti al peggio perché già ci avevano avvertito che si trattava di un altro codice Giallo dato da un incidente stradale.
Arriviamo sul posto e procediamo all'estrazione di un ragazzo dalla macchina con la barella spinale perché lamentava dolori alla colonna vertebrale e ad un ginocchio; Fatichiamo non poco per via del poco spazio a disposizione e per via della corporatura del paziente ma in breve lo mettiamo in barella ed il medico gli fornisce le prime cure prima di portarlo in ospedale.
Tornati in sede verso le 08.00 del mattino, veloce doccia, colazione e si torna al lavoro.
Spero di non essere troppo stanco perché questo pomeriggio ho proprio desiderio di andare ad arrampicare con amici.
Geko

venerdì 24 ottobre 2008

Pomeriggio in montagna

Stamattina vista la bella giornata mi è proprio venuto voglia di farmi un giro in campagna, perciò ho optato per un giro in mtb ed alle 11.30 ho pranzato con il mio solito panino.
Poco dopo però è passato a trovarmi l'amico Antonio (che lavora ad Ostia ma è qui per una breve vacanza) che mi ha convinto ad andare a fare una passeggiata per i monti.
Visto che sto pianificando un nuovo giro con partenza notturna, bivacco e termine del trekking il giorno dopo, l'ho convinto ad andare nella zona di Monti Mannu a provare un sentiero che non conoscevo.
Già come siamo arrivati abbiamo incontrato Nino il cinghiale (però è femmina) e ciò ci ha messo molta allegria; Il sentiero ha il fondo abbastanza sconnesso e per evitare di confondersi durante la notte per un bel pezzo ho aggiunto ed in vari casi ripristinato molti "omini" fatti di pietra. Dopo un'oretta siamo comunque tornati indietro perché per questioni di lavoro dovevo rientrare a Villacidro per le 16.00.
In definitiva il sentiero si può fare ed in 3 ore circa di marcia notturna ci potrà portare al luogo scelto per bivaccare, ora non rimane che pianificare il resto.
Le immagini sono di oggi, ma il datario della macchina fotografica di Antonio si è fermato il giorno che è morto il suo ultimo neurone; comunque lo devo ringraziare che nella via del ritorno ha visto una bella pianta di corbezzolo e ne ho fatto una gran bella mangiata visto che li stavo desiderando tutta la sera e non riuscivo a trovarne una "accessibile".
Geko

mercoledì 22 ottobre 2008

Trekking a Tiscali il 22/04/07

Il 22 Aprile del 2007 insieme alla mia ragazza Marcella, siamo partiti con l'idea di raggiungere Tiscali, un luogo che ci aveva sempre incuriositi.
Perciò arriviamo da Oliena alla valle di Lanaitto e seguendo un sentiero che parte visibile, si trasforma in traccia segnata da omini di pietra e poi diventa una pietraia sempre segnata da "omini" ci dirigiamo verso la famosa Tiscali. Durante il cammino incontriamo una comitiva che scendeva a fatica visto che una ragazza del gruppo si era rotta una gamba, abbiamo saputo dopo che è intervenuto l'elicottero a portarla giù, visto il posto non avevamo dubbi che sarebbe andata così.
Dopo un paio di ore immersi di trekking abbastanza pesante ma condotto in un ambiente antico e magico raggiungiamo Tiscali dove all'ingresso troviamo un cartello per pagare il biglietto di ingresso, paghiamo e per nostra fortuna ci capita una guida che con la sua spiegazione appassionata ci fa entrare nella storia.
Terminata la spiegazione visitiamo il villaggio nuragico di Tiscali, cerchiamo di immaginarci la vita nei tempi passati, l'assoluta lontananza dalla civiltà.
Assolutamente rapiti dal luogo mangiamo un boccone seduti su un antico tronco e decidiamo per la discesa di seguire un altro sentiero che passa nella gola del Doloverre di Surtana. Il sentiero è un poco più semplice e più dolce come pendenza, ci permette di far spaziare lo sguardo su un mare di antichi ginepri e di falesie di calcare. Un altro paio d'ore di agevole camminata e siamo di nuovo al parcheggio nella valle di Lanaitto.
A volte non ci sono termini per descrivere la magia della terra, questa è una di quelle volte perciò non dico assolutamente nulla; come consiglio posso solo dire di portarsi acqua in abbondanza sopratutto se si compie il trekking in giornate molto calde come quella che abbiamo trovato noi, un gps non fa mai male e non pesa molto.

Geko

Trekking sul Linas del 18-19/10/2008







Finalmente siamo riusciti a fare questo "giretto" per le montagne del massiccio del Linas, coronato logicamente dal raggiungimento della sua punta più alta, punta "Perda de sa mesa" circa 1236 mt. sul livello del mare.
Molto divertente la partenza in notturna del 18 con le lampade frontali in testa e 2 pizzette sullo stomaco, sopratutto il camminare sotto la luce della luna in sentieri alti da dove il panorama non fa altro che stupirti!
Con circa 2 ore e mezza di cammino notturno siamo arrivati nella zona dove abbiamo deciso di posare le tende e dormire visto che era quasi la mezzanotte, Andrea a sfoderato la sua arma segreta chiamata bottiglia di Unicum che insieme a Nicola ed Ernesto abbiamo scolato per riscaldarci un attimino e poi al volo in tenda.
Metti insieme degli amici in luoghi ristretti e tra cavolata e risata abbiamo tentato di dormire solo verso l'una di notte.
La mattina dopo siamo partiti di buona lena e abbiamo puntato verso la punta più alta del Linas passando dalla cima di Punta "Sa Cabixetta" a 1202 mt. dove è posta una teca con la statua di San Francesco.
Bisogna dire che purtroppo siamo stati investiti per buona parte del trekking "alto" dalla foschia e dalle nuvole che ci chiudevano un pò la vista sul mondo ma rivestivano il cammino di un fascino particolare, perciò una sosta a base di panino con melanzana e fettina impanata (grazie Ernesto per la tua melanzana) e poi via in mezzo alle nuvole.
Abbandonando poi la punta del Linas abbiamo deciso di scendere dal versante di Gonnosfanadiga passando per la strada di "togoro" e con il sole che ci permetteva finalmente la maglietta a maniche corte siamo scesi fino al paese.
Come considerazione finale del racconto posso dire che la compagnia di Andrea, Ernesto e Nicola è stata ottima come il loro umore e modo di affrontare le difficoltà.
Il raggiungimento dell'obbiettivo c'è stato ma quello che ha dato più soddisfazione è stato "il viaggio e non il traguardo".
Alle prossime.
Geko